Sabato 14 dicembre,
ore 11:00
via Malta 16, Sondrio presso il Centro Envangelico di Cultura di Sondrio.
Dalla collaborazione tra realtà a ll'evento di Giovedì prossimo, passando per teatro, filosofia e la gioventù valtellinese.
Spartiacque nasce dall'incontro di tre personalità uniche: Mira Andriollo (si occupa di teatro), Natasha Micheli (insegnante di filosofia) e padre Francesco Geremia (frate dell'Ordine dei Servi di Maria) ha una prospettiva spirituale unica.
Il nome dell’associazione si ispira al libro di don Abramo Levi e richiama un momento simbolico: quello in cui l’acqua, arrivata in cima a una montagna, si divide in mille rivoli, pronta a scorrere verso nuove direzioni. Questa immagine rappresenta perfettamente il nostro lavoro: unire esperienze diverse per creare un impatto collettivo e significativo.
In Valtellina, una terra bellissima ma isolata, affrontiamo problematiche complesse come la depressione, alti tassi di suicidio giovanile e la difficoltà di stabilire relazioni profonde. Spartiacque punta su teatro e filosofia per promuovere il dialogo e la crescita personale, strumenti essenziali per superare l'isolamento e rafforzare la comunità.
Dal cuore di Spartiacque è nato il progetto “Teatro Incontro”, attivo da oltre diciotto anni e dedicato ai giovani delle scuole superiori tra Sondrio e Morbegno. Le sue tre aree principali sono: Educazione alla parola: aiutare i giovani a esprimersi con chiarezza e sicurezza. Cittadinanza attiva: incoraggiare la partecipazione responsabile alla società. Teatro: usare le arti sceniche per stimolare creatività, pensiero critico e collaborazione.
Tra le iniziative spicca il lavoro su Don Lorenzo Milani, figura centrale nel nostro approccio educativo. Don Milani insegnava l’importanza di obbedire solo alle leggi giuste (quelle che proteggono il debole e le categorie più fragili della società!), promuovendo il pensiero critico e il coraggio di mettere in discussione lo status quo.
Dal progetto “Teatro Incontro” è nato il gruppo “Fili d’erba”, formato da giovani che si dedicano intensamente al teatro. Il nome racchiude diversi significati simbolici:
Fragilità e resilienza: come i fili d’erba, i giovani sono apparentemente fragili ma possiedono una straordinaria forza interiore. Resistono al vento, crescono tra le crepe del cemento e si adattano alle situazioni più difficili. Legame con il territorio: i fili d’erba simboleggiano il radicamento alla Valtellina, una terra montana dove i giovani trovano forza e ispirazione per crescere nonostante le sfide. Eredità di Don Abramo Levi: il nome richiama un detto africano caro a Don Abramo: “Non si può tirare un filo d’erba per farlo crescere”. Questo insegna il rispetto dei tempi e delle individualità, un valore centrale nel nostro lavoro educativo.
Spartiacque lavora fianco a fianco con realtà come il Centro Evangelico di Cultura di Sondrio, promuovendo il dialogo interculturale e interreligioso in quanto è importante costruire ponti attraverso le differenze per un'unità nella diversità.
Lo spettacolo teatrale “BASTA! Il 19 dicembre metteremo in scena il dramma “BASTA!”, ispirato agli scritti di Don Milani, in particolare alla sua “Lettera ai giudici”. Questo spettacolo rappresenta un invito a riflettere su temi cruciali come il pensiero critico, la responsabilità collettiva e l’obiezione di coscienza. “Basta” non è solo una parola, ma un richiamo a fermarsi, riflettere e agire per cambiare ciò che non funziona.
L’associazione Spartiacque continua a portare avanti il messaggio di Don Milani, promuovendo il dialogo, la consapevolezza e il rispetto delle individualità. Attraverso il teatro, la filosofia e la parola, si vuol dare voce ai giovani, aiutandoli a diventare cittadini responsabili e capaci di affrontare le sfide della vita con coraggio e speranza.
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