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Un contestatore contestato

Un contestatore contestato

Chi essere, come agire? L'esempio di un testimone

Georges Casalis, teologo, accademico e attivista francese, incarnò con la sua vita un impegno profondo per la fede e la giustizia. Morto nel 1987 in Nicaragua, fu un uomo che visse il Vangelo con radicalità, mettendo in pratica l'esortazione di Helmut Gollwitzer:

"Se non avrai costantemente sotto gli occhi il Salmo 63,3 – «La tua bontà vale più della vita» – non varrà la pena di fare studi di teologia."

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Casalis fu tra coloro che fecero della resistenza spirituale un atto di fede, contribuendo alla Tesi di Pomeyrol, con cui l’Église réformée de France si oppose al nazismo e al regime collaborazionista di Vichy.

Dopo la guerra, la sua missione si articolò tra l'insegnamento della teologia pratica, la direzione della rivista Christianisme social e l’impegno nella teologia della liberazione in America Latina.

Al centro della sua testimonianza vi era una ricerca continua di forme nuove e autentiche di impegno cristiano, sempre in dialogo con la realtà del tempo – che allora significava confrontarsi con la cultura marxista. Perché, come lui stesso affermava:

“Il destino di tutti riguarda anche me.”

Emanuele Campagna

Emanuele Campagna


Collaboratore di Heidi Crameri - Responsabile del Centro Evangelico - e, attualmente, studente in teologia presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma

centro.evangelico.cultura.sondrio@gmail.com
 

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